Filler, ecco alcuni motivi fondamentali per non farlo

Il filler è uno dei trattamenti più scelti dalle donne per migliorare il proprio aspetto e nascondere eventuali difetti. Molti però, lo sconsigliano, scopriamo perché.

Consigliato per

  • Per le donne che non hanno timore di ricorrere alla chirurgia estetica.

Vantaggi

  • Il filler riempie le rughe d'espressione.

Svantaggi

  • Dopo il trattamento possono presentarsi anche reazioni allergiche al prodotto.
  • Il risultato finale a volte non viene gradito.

Particolari in risalto

  • Tra le soluzioni che hanno spopolato negli ultimi anni c'è senza dubbio il filler.
  • Il trattamento si divide in tre categorie: riassorbibile, semipermanente e permanente.

Il desiderio di tutte le donne è quello di sentirsi al massimo della forma assecondando i propri canoni estetici e non quelli che impone la società. Al giorno d’oggi sono davvero tante le persone che si rivolgono a trattamenti di bellezza per riuscire a migliorare alcuni difetti. Tra le soluzioni che hanno spopolato negli ultimi anni c’è senza dubbio il filler. Si tratta di una tecnica che permette o di alleviare i segni del tempo o ritoccare alcuni particolari di cui non siamo contenti dando però un tocco naturale senza esagerare.

Nonostante il filler sia una tecnica popolare che ci permette di migliorare il nostro aspetto in modo naturale, ha comunque delle controindicazioni folli che non dobbiamo affatto sottovalutare. Ecco cinque motivi per cui il filler non deve essere fatto.

Cos’è il filler e come viene effettuato

Il filler è un trattamento che come ci dice il nome dall’inglese “to fill”, mira a riempire i vuoti dei tessuti in modo da appianare le rughe ma anche in grado di dare un volume maggiore a labbra e zigomi. Si tratta di una procedura che prevede delle piccole iniezioni di materiale, che può essere di tipo sintetico o biologico. Per questo motivo il trattamento si divide in tre categorie: riassorbibile, semipermanente e permanente. La differenza tra i tre sta nella durata del trattamento. Quello biologico ad esempio, tende ad essere riassorbito e per questo dura circa 4-8 mesi. Il secondo invece, che solitamente si ottiene con un composto sintetico ha una durata più lunga.

Filler e le sue conseguenze
Filler e le sue conseguenze

Una cosa però è sicura, nel caso del filler semipermanente e permanente sono presenti degli elementi non biologici, che possono portare a manifestazioni cutanee insolite e reazioni allergiche anche molto gravi. Per questo oggi, il trattamento più utilizzato è senza dubbio quello a base di acido ialuronico, del tutto biologico. Questo però non vuol dire che non sia privo di rischi. In questo articolo abbiamo deciso di parlarvi proprio dei rischi che si possono correre nel caso in cui si sceglie di fare il filler.

I rischi e gli effetti collaterali

Come abbiamo appena detto, oggi si tende ad utilizzare il trattamento a base di acido ialuronico. Si tratta di una sostanza prodotta anche dal nostro corpo, quindi non presenta particolari controindicazioni. Nonostante questo però, nei soggetti più sensibili, può comunque portare a delle controindicazioni. Una di questa potrebbe essere gonfiore o rossore nella zona trattata o addirittura comparsa di lividi. Non sono impossibili, anche se abbastanza rari, i casi di rigetto provocati dalle sostanza agglutinanti utilizzate durante la preparazione.

In modo particolare si possono manifestare delle infiammazioni della zona e addirittura ascesso purulento, in questo caso c’è bisogno di un’incisione e di un drenaggio nonché l’utilizzo di antibiotici. Si potrebbero anche manifestare problemi come granulomi se si va ad utilizzare la stessa fiala a distanza di settimane o se sono già stati fatti dei trattamenti in quella zona. Per questo motivo è essenziale affidarsi alle mani di un esperto che effettuerà la procedura, visto che conosce tutto alla perfezione.

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Scritto da Patty Tiano

Ambiziosa e molto professionale. Amo lavorare a contatto con i bambini. Lavoro come copywriter da più di due anni, perché appassionata di lettura e scrittura.